Centro commerciale, tuo figlio si ferma, urla, la gente guarda, l’imbarazzo sale.
A questo punto “l’esperto” di turno direbbe che non bisogna urlare ai figli… È la scoperta dell’acqua calda, perché la maggior parte dei genitori sa già benissimo che è sbagliato urlare ai figli!
Ciò che serve DAVVERO non sono le frasi fatte, ma una bussola per orientarsi su come agire e cosa dire.
La buona notizia è che quella bussola esiste, e funziona anche se tuo figlio è uno specialista dei capricci ed è incontrollabile sia con le buone che con le cattive.
La differenza, con tutto ciò che puoi aver letto o sperimentato in passato, è che non serve cambiare tutta la comunicazione perché bastano pochi accorgimenti MIRATI per fare la differenza.
Vedi, nella gestione dei capricci ho conosciuto due tipi di genitori: i genitori rassegnati e quelli divergenti.
I Genitori Rassegnati
Questi genitori fanno così perché gli altri attorno a loro hanno sempre fatto così. Sono, quindi, più che giustificati a pensare che non esistano alternative.
I Genitori Divergenti
Questi genitori non sono super eroi e non hanno capacità inarrivabili.
Sono divergenti semplicemente perché non si accontentano e hanno il coraggio di cercare gli strumenti giusti per cambiare le cose, invece di lamentarsi come tutti gli altri.
Non sono sicuro faccia al caso tuo, ma il fatto che sei qui dimostra che vuoi cambiare le cose, ed hai le potenzialità per essere un genitore divergente.
Per questo oggi non voglio né giudicarti né farti perdere tempo, ma mostrarti la bussola con cui gestire i capricci senza più urlare.
Sei una persona dalla mentalità aperta? Vuoi davvero migliorare le cose?Allora hai tutto quello che ti serve per proseguire la lettura.
Molti “esperti” demonizzano l’educazione “di una volta”, ma la verità è che sgridare i figli è essenziale per impartire la giusta educazione. Bisogna farlo però con il giusto metodo e senza urlare.
Potresti pensare che la risposta sia scontata, e che per sgridare sia inevitabile urlare, altrimenti i figli l’avranno vinta e faranno sempre ciò che vogliono.
Ma dimmi, perché credi sia così?
Forse lo hai sentito da qualche “esperto” su YouTube o da qualche insegnante. O magari è solo una tua ipotesi, o quello che si dice nel tuo gruppo di amici. Ad ogni modo, sarai d’accordo con me che trovare la risposta può essere importante per affrontare meglio i capricci.
Immagino avrai già sentito parlare di Jean-Jacques Rousseau. Oltre a essere stato un grande filosofo e una figura influente nella Rivoluzione Francese, è stato anche un importante pedagogista. Già nel XVIII secolo, Rousseau intuì che i comportamenti dei bambini, inclusi i capricci, avevano un significato più profondo, legato ai loro bisogni emotivi.
Nel corso dei secoli, vari studi gli hanno dato ragione, scoprendo che i capricci sono un vero e proprio linguaggio che i bambini utilizzano per comunicare. Questa è una notizia cruciale: se impari a parlare quel linguaggio, potrai gestire i capricci con facilità, senza urlare. Ma non è tutto: tuo figlio si sentirà capito, e il vostro rapporto si rafforzerà. Non male, no?
Ma mettiamo, per ipotesi, che per fermare capricci e ribellioni l’unica soluzione siano le urla. Non nego che in alcuni casi possano funzionare, ma dimmi: pensi davvero che si possa vivere serenamente in famiglia urlando di continuo?
La verità è che per spegnere i capricci e ritrovare la giusta serenità serve sfruttare “l’astuzia di Rousseau” e imparare a parlare il linguaggio dei capricci.
Ora, giustamente, potrei sembrarti di parte visto che mi occupo di comunicazione tra genitori e figli. Ma ascolta: io sono disposto ad ammettere che i capricci a volte siano solo capricci, ma tu devi ammettere che senza la comunicazione giusta è impossibile che le cose possano migliorare.
E ora non solo ti mostrerò le ragioni concrete per cui parlare il linguaggio dei capricci è essenziale per evitare le urla, ma ti mostrerò come questa singola competenza possa diventare la bussola per portare serenità nella tua famiglia.
Gli “esperti da salotto” non hanno idea dell’importanza del linguaggio dei capricci, e cercano di convincere i genitori che basta smettere di sgridare e tutto si risolverà magicamente. Niente di più falso.
La verità è che sgridare un figlio quando sbaglia è fondamentale per impartire una corretta educazione ed evitare che diventi un tiranno. Ciò che è sbagliato è SOLO sgridare urlando.
Sulla pericolosità delle urla si è bene espresso Peter Fonagy dell’University College di Londra:
“Centinaia di studi dimostrano che l’esposizione alle urla ha un impatto profondo sui bambini ed è associata a disagio psicologico, difficoltà emotive e relazionali, disturbi fisici e mentali, e una maggiore probabilità di ritrovarsi in situazioni di abuso, come avere un partner che abusa di loro o ripetere l’abuso con altri.”
Un genitore che parla il linguaggio dei capricci eviterà sia gli errori di chi sgrida urlando, sia quelli di chi non sgrida per paura, con risultati impensabili da chi si affida ai “metodi fai da te”.
“Se un genitore sa parlare il linguaggio dei capricci, non avrà problemi a rispondere nel modo migliore ai propri figli perché saprà richiamarli con METODO quando sbagliano. Smettere di urlare, o di dire sempre di sì, sarà la naturale conseguenza.”
Scommetto che ti starai chiedendo chi sono io per parlarti di comunicazione con tua figlia o tuo figlio.
In breve, mi chiamo Benedetto Messina, ma per tutti sono Ben. Dopo gli studi accademici e un master in comunicazione intergenerazionale, ho fondato CambiamentoQuotidiano.it ed ho aiutato decine di genitori a migliorare il dialogo e il rapporto con i figli.
Ogni giorno, lavoro con la comunicazione da diverse angolazioni e non ho dubbi che quella tra genitori e figli sia la più complessa.
Non c’è libretto di istruzioni per essere genitori, e vale anche per chi continua a darti consigli non richiesti e sembra avere la verità in mano. Con lo stress di ogni giorno, e le continue pressioni sociali, il lavoro del genitore è sempre più difficile.
Per questo anche i genitori più attenti possono cedere ai “metodi fai da te”. A volte ottengono dei miglioramenti nel breve periodo, e si illudono che le cose si sistemeranno da sole. Ma i tempi migliori non arrivano mai. Anzi.
I metodi “fai da te”, come urla, minacce o continui “sì”, tappano il problema ma, in realtà, peggiorano i capricci e danneggiano il rapporto con i figli. E’ come assumere sostanze stupefacenti: sul momento danno benessere ma alla lunga distruggono l’organismo.
Prima padroneggerai il linguaggio dei capricci, prima tua figlia o tuo figlio si sentirà compreso, e sarà libero o libera di esprimere il proprio disagio in maniera costruttiva. Con enorme beneficio per il vostro rapporto.
La buona notizia è che per imparare il linguaggio dei capricci esiste un percorso chiaro che tu e tua figlio/a potete percorrere.
Questo percorso si articola in 4 PASSI:
[PRIMO PASSO]
Indaghi il vero disagio dietro la ribellione di tuo figlio ascoltando il linguaggio dei suoi capricci.
Risultati: tuo figlio è più predisposto ad ascoltarti perché si sente capito.
[SECONDO PASSO]
Impari a trasformare le ribellioni di tuo figlio in una comunicazione comprensibile agli adulti.
Risultati: tuo figlio sceglie di comunicare verbalmente invece che ribellarsi, comprendendo che è la via più efficace.
[TERZO PASSO]
Adotti il metodo giusto per sgridarlo: sfruttando il potere del NO.
Risultati: tuo figlio comprende i confini entro cui muoversi e sa cosa aspettarsi da te.
[QUARTO PASSO]
Sai usare il linguaggio dei capricci per gestire con successo ogni capriccio.
Risultati: sei felice perché tuo figlio ha scoperto un modo più semplice per comunicare con te. Hai ottenuto la libertà dai capricci e una più costante e duratura armonia in famiglia.
Questi 4 passi sono stati completati con successo da decine di genitori che ho avuto il privilegio di aiutare in questi anni.
Tutti partivano da un forte senso di impotenza perché ciò che dicevano o facevano sembrava non funzionare, e non parlo necessariamente di urlare, anche con le buone i ragazzi erano incontrollabili.
Questo esatto percorso lo trovi in Mamma me lo compri?! il mio nuovo corso per portare disciplina in famiglia senza urlare.
Il corso sfrutta la potente arma del “no” che permette di ottenere rispetto dai figli e di gestire al meglio la frustrazione.
Come indicato da diversi esperti di educazione e psicologia infantile, come Daniele Novara e Alberto Pellai, i “no” contribuiscono attivamente allo sviluppo dei bambini: insegnano a rispettare le regole e a sviluppare la capacità di autocontrollo. Saperli sfruttare fa la differenza.
Immagina di possedere gli esatti passaggi che ti permetteranno di bloccare i capricci di tuo figlio senza urlare e senza dire sempre “sì”.
La ritrovata armonia in famiglia lo farà sentire sereno e capito, e anche tu gioverai di quella serenità.
Dimezzare, o annullare, le liti ti farà risparmiare tempo, che potrai dedicare a te. Finalmente, senza sentirti in colpa. Sarai fiera, o fiero, dell’impegno che avrai messo per cambiare le cose e per non esserti affidata, o affidato, al caso. Avrai fatto un investimento sul futuro e ne starai raccogliendo i frutti.
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Questo metodo si discosta da quello offerto normalmente nelle scuole o negli asili.
Con Mamma me lo compri?! voglio fornirti le migliori tecniche di comunicazione, sconosciute (purtroppo) al 99% dei professionisti, che permettono di ascoltare il linguaggio dei capricci e di parlare la lingua dei figli. Sarà questo a fare la differenza.
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Assolutamente no! Non utilizzo mai un linguaggio tecnico: ho tradotto ogni nozione in una azione concreta da svolgere e fornisco sempre un esempio (tratto dalla vita reale) per comprenderla al meglio.
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Ho voluto creare il corso che avrei desiderato io in primis: solo LA POLPA delle migliori tecniche realmente funzionanti. Niente superfluo, niente giri di parole.
Ciao! Sono Benedetto Messina, ma tutti mi chiamano Ben. E no, non sono un “guru” di internet con soluzioni miracolose (e inesistenti).
Sono un dottore magistrale con lode e ho due master in comunicazione. Inoltre, sono un Counselor Professionista certificato CNCP (elenco Counselor professionisti n. 7876) specializzato in comunicazione genitoriale. Con la mia azienda, CambiamentoQuotidiano.it, ho già aiutato centinaia di genitori a connettersi con il complicato, ma bellissimo, mondo dei loro figli.
Potrebbe sembrare all’antica per molte persone, ma credo che sarai d’accordo con me che non c’è nulla di più soddisfacente del vivere un rapporto di sintonia e complicità in famiglia.
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