Come imparare a pensare positivo

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“Pensa positivo e tutto verrà da sé.”,“pensare positivo vuol dire vivere felice”, “pensare positivo aiuta a raggiungere qualunque traguardo.”

Cosa c’è che non va in queste frasi? Niente, se non fosse che nessuna evidenzia il nocciolo del problema: sono necessarie determinazione e molto allenamento per imparare a pensare positivo.

E’ un percorso talvolta lungo e che richiede parecchio impegno, perché è difficile scontrarsi con lo stress e la mole di notizie spaventose che arrivano dall’esterno, mantenere un atteggiamento mentale positivo e tradurlo poi in azione. Passare cioè dal piano teorico a quello pratico, dove le parole e i buoni propositi diventano atti concreti.

Il senso di colpa: nemico del pensiero positivo

Questa difficoltà è spesso alimentata da un nemico tanto pericoloso quanto subdolo: il senso di colpa. Uno spauracchio pronto a farci credere che pensare positivamente equivalga ad essere superficiali o poco responsabili, e ci colpevolizza quando scegliamo la più positiva tra le opzioni a nostra disposizione.

Questo spauracchio è figlio della paura. Di conseguenza, vedere il lato negativo e non aspettarsi mai nulla di buono serve da “cuscinetto di protezione” nel caso in cui qualcosa di brutto dovesse realmente accadere.

Si tratta di un modo disfunzionale di sentirsi al sicuro, come vivere con un cerotto sulla pelle in attesa di una possibile ferita.

Le conseguenze del pensiero negativo

Questo atteggiamento fa vivere nella paura e porta a perdere padronanza di scelta sul momento presente, con il rischio di non esprimere mai interamente il proprio potenziale.

Essere negativi significa vivere senza darsi speranza e ciechi nei confronti delle opportunità e delle sfumature di colore che la vita ci offre. Il risultato non potrà che essere una costante insoddisfazione.

Leggi anche: Come sconfiggere la paura di scegliere

 

Come pensare positivo

La vita si costruisce istante dopo istante e, se vogliamo imparare a modellarla per farne ciò che desideriamo, dobbiamo sforzarci di vedere il positivo a partire dalle piccole cose e non trincerarci dietro un pessimismo cosmico, pericoloso e inutile. 

Inutile perché non fornisce strumenti costruttivi, ma distruttivi del morale, tarpa le ali e fa vivere come se ci fosse una colpa o una maledizione da dover costantemente espiare.

Abbandoniamo le negatività in maniera cosciente e, ogni giorno, proviamo a vedere il mondo attraverso questa equazione:


+ positività= + serenità = + cambiamento

Buon cambiamento,
Ben Messina

Ben Messina
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